"L'Aeroporto di Galatina continuerà ad essere una base d'eccellenza"

L'Aeronautica Militare rassicura sul futuro del 61° Stormo. Permangono le preoccupazioni di Raffaele Fitto

"L'Aeroporto di Galatina continuerà ad essere una base d'eccellenza"

“Il futuro per la base di Galatina è rimanere polo d’eccellenza per l’addestramento al volo, aperto ai partners internazionali, potenziata al massimo e basata sui più moderni assetti dell’Aeronautica Militare”. Dopo l’allarme lanciato nei giorni scorsi da Raffaele Fitto, deputato europeo magliese, riguardante un possibile ridimensionamento della scuola di volo galatinese a favore di quella di Decimomannu in Sardegna, dal 61° Stormo arrivano notizie rassicuranti. “L’Aeronautica Militare sta ancora investendo sulla base di Galatina -si afferma- e non ha alcuna intenzione di depotenziarla. Il 61° Stormo rimarrà eccellenza per l’addestramento. Di fatto la Scuola di Galatina sarà potenziata con i primi quattro assetti T346 che Leonardo (azienda leader nella produzione di aerei da addestramento) metterà a disposizione, per permettere di incrementare ancora l’offerta formativa rivolta anche ai partners stranieri”.
Secondo l’AM “la base salentina ha un futuro importante che si incentra su un altro cardine fondamentale per la FA: il nuovissimo velivolo addestratore T345 di Leonardo”. Il nuovo addestratore T345 è previsto sostituisca gradualmente i più datati T339 e sarà un velivolo più moderno di cui si doterà l’Aeronautica Militare e sul quale sarà basato tutto l’addestramento basico e avanzato dei piloti italiani e di quelli stranieri interessati al programma. “Per essere utilizzato al 100% delle sue capacità e sfruttare al meglio le sue potenzialità -sottolineano gli esperti dell’Aeronautica militare- nell’ottica di mantenere un’offerta internazionale di rilievo nel campo dell’addestramento al volo, sarà necessario riservare al nuovo velivolo strutture specializzate come la Scuola del 61° Stormo e spazi aerei dedicati e adeguati, come quelli già esistenti del Salento. L’addestramento al volo sarà, così, basato sul binomio dell’eccellenza T345/T346”. La possibile utilizzazione di Decimomannu nascerebbe “dall’esigenza di prevedere la necessità di un’ulteriore base che emerge in un contesto di continua crescita del mercato addestrativo internazionale, nel momento in cui si dovranno gestire al massimo delle loro potenzialità due assetti sofisticati per un bacino di utenti nazionali e internazionali, una volta che saranno portate al massimo rendimento le potenzialità della base di Galatina anche allo scopo di garantire sempre la massima sicurezza delle operazioni”.
“Ringrazio l’Aeronautica Militare per la pronta attenzione che ha riservato alle mie preoccupazioni -afferma Raffaele Fitto- ma la replica alle mie osservazioni non chiarisce i dubbi. Purtroppo rimangono alcuni quesiti ai quali è necessario dare delle risposte al di là delle rassicurazioni date sulla base aeronautica di Galatina. E’ possibile discutere del piano di rinnovamento? Ed esiste uno di potenziamento? Nella nota, infatti, si parla di un potenziamento, ma in realtà sembrerebbe trattarsi di un piano di rinnovamento dei velivoli addestratori T339 con il T345. Non solo se oggi su Galatina insistono già gli addestratori T339 (domani T345) ed gli avanzati T346, perché trasferirne una parte altrove e quindi dirottare fondi ed occupazione in Sardegna, invece, di utilizzare quanto presente nella base pugliese, dove con minori fondi e finanziamenti si possono potenziare e rinnovare gli asset già esistenti che altrove devono essere totalmente realizzati, tant’è che si prevede un iniziale stanziamento di 40 milioni di euro. Per questo, nonostante le rassicurazioni dell’AM, ritengo che sia necessario e urgente fare chiarezza sul futuro della base area di Galatina, eccellenza nell’addestramento dei piloti di caccia a livello internazionale. Ribadisco la necessità di una mobilitazione delle Istituzioni locali (Regione Puglia e Comune di Galatina in primis) e dei parlamentari salentini perché chiedano subito un incontro con il Ministero della Difesa, i vertici dell’AM e di Leonardo.