"L'ambiente? Buono solo per la campagna elettorale!"

"La politica locale, sconosciuta al di fuori del proprio territorio, vive ormai in quel “teatro dell'assurdo” dove vanno in scena indifferenza, incompetenza e falsità"

"L'ambiente? Buono solo per la campagna elettorale!"

Esattamente un anno fa abbiamo assistito sgomenti ad una campagna elettorale che a tratti ha rasentato il ridicolo e a tratti ha sconfinato nel tragico, rappresentando il degno coronamento di anni di inconsistenza dell’arte del governare. Se c’è un periodo in cui la politica mostra il suo massimo volto di cinismo, falsità, menefreghismo è proprio quello elettorale dove ognuno si supera nella gara alla bassezza. Soprattutto quando si parla di meritocrazia, trasparenza, rinnovamento ed ambiente. E può l’ambiente, caro direttore, essere argomento solo di campagna elettorale?
Tutti attenti alle problematiche locali, paladini della giustizia ambientale e poi, una volta eletti il tutto finisce, come altre priorità, nel dimenticatoio, un po’ per superficialità un po’ per inadeguatezza (se degli uffici o degli amministratori questo qualcuno dovrà spiegarlo). E proprio sull’ambiente è notizia di pochi giorni fa il secondo finanziamento perso dalla giunta Amante nel settore ambiente (su altri finanziamenti persi interverrò forse più avanti). Davanti a questo mancato obiettivo, né il PD con il suo segretario, né il M5S con i suoi attivisti, né Rifondazione comunista con il suo ex assessore all’ambiente, hanno sprecato una parola a difesa della salute dei cittadini e dell’ambiente circostante, rispetto ai tanti post e alle tante parole spese in campagna elettorale.
Perché questo silenzio? Perché questo menefreghismo? Perché è calata l’attenzione per quello che, ripeto, è ormai un argomento solo da campagna elettorale? Un silenzio assordante e preoccupante. Ancora una volta si è toccato con mano la distanza tra le sensibilità di una inutile classe politica e quelle dei cittadini, ma anche le difficoltà degli stessi cittadini, corretti e coerenti, di tradurre i loro bisogni e sentimenti in messaggi alle istituzioni.
La politica locale, sconosciuta al di fuori del proprio territorio, vive ormai in quel “teatro dell'assurdo” dove vanno in scena indifferenza, incompetenza e falsità. Le vittime principali? La salute delle persone e dell'ambiente, ignorate da quei politici che puntualmente mettono al primo posto logiche perverse che noi semplici cittadini non riusciamo a capire, né ora né mai.
Alla luce degli scarsi risultati raggiunti nel primo anno di governo, in cui nulla è cambiato, mi convinco sempre più che mai che nell’ultima campagna elettorale ho assistito ad una presa per i fondelli verso i cittadini così grandiosa da farmi passare la voglia di ritornare a votare e di credere che qualcuno può davvero tutelare i cittadini, a partire dai più piccoli, i nostri figlii, ai quali lasciamo un ambiente sempre più inquinato ed una classe dirigente sempre più anonima. Perché quella alla quale abbiamo assistito finora non è politica, badate bene, ma è la sottile arte del convincere la massa a farsi votare non per governare, ma per poter dominare, o farsi dominare dai sindaci degli altri paesi.
Assistiamo oggi, un anno dopo le elezioni, ad una politica, maggioranza ed opposizione, dominata da azioni prive di qualsiasi rilevanza, e totalmente priva di contenuti e soprattutto di risultati.
Il rischio è una silenziosa rassegnazione che porta poi a quel silenzio a cui facevo riferimento prima…
Rosa Caruso, classe 1958