Galatina rinuncia al parco urbano in contrada Cascioni in cambio di 420000 euro

Il Consiglio comunale ha anche deciso di pagare 497000 euro di fatture inevase alla società Hera comm. Il segretario comunale sarà in comune con Corigliano d'Otranto

Galatina rinuncia al parco urbano in contrada Cascioni in cambio di 420000 euro

Con tredici voti favorevoli (agli undici della maggioranza si sono aggiunti quelli dei consiglieri Sabato e Spoti) e un astenuto (De Pascalis) il Consiglio Comunale ha approvato la nuova convenzione con la società Pantacom che intende realizzare, in Contrada Cascioni, un’area commerciale no food. A esprimersi contro è stato il solo Pulli (M5S). Erano assenti Carrozzini (allontanatasi poco prima del voto) e De Paolis. Secondo il nuovo patto, elaborato dall'amministrazione Amante, attraverso Nico Mauro, assessore alle attività produttive, quando la società chiederà il permesso a costruire delle strutture commerciali dovrà versare nelle casse comunali 420.000 euro “in un’unica soluzione e senza possibilità di rateazione” oppure realizzare sul territorio comunale opere pubbliche per un pari importo. In cambio il Comune di Galatina rinuncia alla realizzazione dell’inizialmente previsto Parco Urbano.
La Pantacom si impegnerà, inoltre, ad assumere “almeno 200 unità lavorative, valutando la possibilità di analizzare, in via prioritaria, le istanze di impiego di cittadini residenti  nel territorio comunale di Galatina, a parità di condizioni e requisiti di accesso”.
Il Consiglio aveva esordito, nel pomeriggio di ieri, approvando lo schema di convenzione fra i comuni di Galatina e Corigliano d'Otranto che avranno così un unico segretario comunale (Fabio Bolognino).
La ricognizione delle partecipazioni possedute dal Comune in società varie ha portato a riconoscere che nella Centro Salento Ambiente spa i galatinesi sono titolari del 51% di azioni ma la società è in liquidazione, nella Fiera di Galatina e del Salento spa (dichiarata fallita) ha il 24,68%; nel GAL Isola Salento ha l’1, 55% e nel GAL Valle della Cupa l’1,15%.
Il  Documento Programmatico per la Rigenerazione Urbana (DPRU) è stato definitivamente approvato. Con la successiva delibera il Villaggio Azzurro è stato tolto dall’elenco dei beni alienabili.
Infine l’ultima decisione del Consiglio ha riguardato la transazione con la società Hera comm srl (ex fornitrice di energia elettrica al Comune) che riceverà in totale, entro il 2021 la somma di 497.744,37 euro ad essa dovuta per fatture non ancora saldate.