"A casa non si va, a casa si torna, e a volte il viaggio dura una vita intera" - cff70, Twitter
Valentina Chittano
È un atto di coraggio. Quello di metterci la faccia, dico. È un atto di coraggio bello e buono, non scontato e di certo non sicuro. Perché tra il metterci la faccia e il perderla basta davvero un nulla.
Prima l’uomo, poi il cane. Non è un film, non è un’invenzione cinematografica. È vita reale. Anzi, è morte, il passaggio insondabile della vita, quel dopo in cui credere, in cui sperare di incontrarsi di nuovo. No, zio, non è un film. Il tuo addio discreto è il triste epilogo di quasi novant’anni di dedizione al lavoro e ai tuoi cari, di quelle fragilità
Il silenzio è sinonimo di cose taciute, di pensieri che non si esprimono, di giorni in cui il rumore non ci appartiene. Eppure il silenzio sa essere esplosivo quando ne avverti un peso che è senza via di uscita. Quello di Sara Scrimieri è il silenzio dell’addio.
Tutte quelle amare, ingoiate a fatica per l’ennesimo dolore, sono lacrime che ci hanno graffiato i volti in questi ultimi due anni, volti nascosti, volti impauriti e incerti.
Delle vecchie sedie, quelle in legno, quelle scomode, ma testimoni di tanti pensieri, tante risate e tante emozioni, è rimasto solo qualche esemplare nel foyer. L’antico videoproiettore dall’ingresso guarda la fontana in fondo. Come dire: è tutto nuovo, ma è il passato ad aver tenuto duro, è la tradizione, è l’orgoglio, il vociare dei veglioni,
Ci sono le cose immaginate, che rimangono lì, delineate solo nella testa. E poi ci sono quelle sognate e poi realizzate, destinate a lasciare un segno meraviglioso in chi le vive.
Gli studenti dell’istituto superiore “A. Vespucci” di Gallipoli apprendono il mare, ma poi se lo prendono, lo toccano, lo attraversano, ci si buttano dentro spiegando le vele e solcandone le onde.
Antonio, Arianna, Alice. Ci dicono che, anche nel giorno della morte, bisogna celebrare la vita. E la vita è quella che continua, comunque, nonostante, al di là. Continua per i figli di Luigi Malerba, presenti ieri all’esequie del padre, strappato alla loro quotidianità a soli 53 anni da un tragico incidente stradale giovedì scorso.
Di quelle notti in cui prenderesti tra le mani il volto di chi hai accanto per rubargli un bacio, anche senza conoscerlo. E magari una promessa: che non sia l’ultima volta che si esulta così, così da italiani, così da popolo sorridente, così da araba fenice che ha sempre ceneri da cui rinascere.
È una di quelle, di quelle notti lì, così rare e così meravigliose.
È possibile conoscere una persona solo attraverso i suoi figli? Mario Giurgola, noto imprenditore galatinese, se n’è andato a 65 anni per complicazioni legate al covid. L’ho incontrato solo un paio di volte negli uffici della Giurgola srl per alcuni progetti lavorativi che hanno unito le nostre strade, ma non ho mai avuto modo di parlare davvero con lui.
Poche ore prima stai commentando un fatto, stai analizzando una notizia, stai semplicemente sorridendo o lasciando andare un pensiero. Poi in un attimo tutto cambia. E tu sei solo riflessione, sei solo le parole che hai scritto, le inchieste che hai svolto, sei solo ricordo. Solo, eppure tutto.
Perdonami, Marisa. Se tu fossi qui in questo momento, correresti a nasconderti. Ma non sei qui, non solo almeno. Oggi sei ovunque, anche in quei posti in cui esserci è un privilegio, nel cuore di chi hai sempre amato e che ha sempre amato te.
Marta non c’è più. Ma anche quando c’era, in fondo era altrove, nell’oblio della dimenticanza. Eppure ci sono stati attimi in cui è tornata, abbracciata dalla musica che per una vita l’ha fatta essere creatura eterea. Marta C. Gonzàlez, già prima ballerina del New York City Ballet, si è data alla danza per oltre cinquant’anni.
Si è fermata. L’ha resa immobile in un incredibile “per sempre” ciò che invece per te, in te, con te ha stravolto tutto. La morte ha bloccato la tua innocenza a questo istante, piccolo Gabriele, facendo della tua brevissima vita un’onda schiumosa
Ti aspetti di sentire l’incontrollabile strazio di un dolore che non ha eguali. Lo si può immaginare, ma nessuno ne è davvero capace se non è passato da quell’imbuto infernale. Invece al telefono c’è un dolore quasi garbato, silenzioso, scandito in ogni sillaba che appare inafferrabile e urlato per riflesso da dentro, da un cuore lacerato.
Lo condividiamo, pensando che in questo modo i suoi spigoli si smussino. Lo viviamo, credendo che sia sempre solo una parentesi e che sia vero quello che si dice: ci rende più forti. Eppure il dolore, quando arriva inaspettato, sembra annientarci.
Non c’è silenzio abbastanza profondo da contenere tutte le emozioni di un animo che vuole viaggiare tra i suoi pensieri. Serve un rumore, lieve, lievissimo, quasi un sibilo, capace di aprire una breccia e far allargare le braccia sul bello.
Due turisti francesi, seduti in Piazza San Pietro a Galatina, ieri pomeriggio hanno scelto il fruscio impalpabile dell’inchiostro di china su un taccuino per dare spazio alla creatività.
Scusa se ti disturbo, Bruno. L'ho fatto tante volte in passato, quando c'erano comunicati stampa che tardavano a uscire e avevo bisogno di informazioni sul vostro ultimo arresto o sulla vostra ultima operazione. Stavolta però ti disturbo perché devo scrivere di te e vorrei assicurarmi che la tua incredibile discrezione non abbia nulla in contrario a essere minata dalle mie parole.
“Papà, c’è Chiara Ferragni a Galatina”
“E chi è?”
“…”
“Comunque salutamela”.
Il dialogo semiserio, realmente avvenuto ieri pomeriggio tra una figlia di 30 anni e un padre di 65, è la fotografia di una generazione che fa fatica a stare dietro ai ritmi odierni, cadenzati dalle storie di Instagram, e ancora meno riesce a inquadrare i volti nuovi che di questi ritmi sono icone, soprattutto tra i giovanissimi.
La diversità tenuta insieme da un denominatore comune, quello dell’eternità. E non sono forse eterni i concetti di giustizia e sacrificio che Antonio De Donno e Nicoletta Manni fanno propri nella loro quotidianità?
Madre, lasciati guardare, anche da chi di solito non ti vede. Riempiti di luce e gioca con l’ombra, perché il mistero che racchiudi possa rimanere tale ed essere scoperto solo dagli animi che vogliono oltrepassare davvero la tua soglia.
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