Una Festa senza banda

Una Festa senza banda

Non c’era la banda. Davanti al corteo partito da Palazzo Orsini avanzava, a passo di marcia, la Panda dell’Ufficio tecnico comunale con due grandi casse acustiche che, ben salde sul tetto, diffondevano l’Inno nazionale e la Canzone del Piave. Dietro di essa, come ogni anno, si snodavano le file degli scolari dei tre Poli scolastici cittadini e le rappresentanze delle Scuole Medie Superiori, tutte con bandiere. Seguivano i labari delle Associazioni combattentistiche e della Società Operaia.
Il Gonfalone della Città di Galatina precedeva il Commissario prefettizio Guido Aprea, accompagnato dal Comandante della Polizia Locale, Antonio Orefice e da drappelli di uomini delle Forze Armate presenti in Provincia di Lecce.
Ad accoglierli in Chiesa Madre, con un grande e significativo abbraccio scambiato con il Viceprefetto vicario, c’era il Parroco. “Siamo qui per ricordare e pregare per i nostri caduti in guerra – ha detto don Aldo Santoro- ma anche per i nostri avversari che hanno perso la vita in conflitti sempre assurdi. Siamo qui nella chiesa centrale della città anche per ricordare nella preghiera tutti gli appartenenti alle Forze Armate che sono ogni giorno impegnati ad aiutare i nostri concittadini colpiti dalle calamità naturali ed a tutelare il nostro territorio e le nostre opere d’arte”.
Al termine della Messa il corteo non ha fatto il giro di Piazza Alighieri ma ha puntato direttamente al monumento ai Caduti. L’alzabandiera, mentre i bambini cantavano l’Inno di Mameli,  e la deposizione di una corona d’alloro ai piedi della statua del Milite Ignoto, al suono del silenzio fuori ordinanza, hanno preceduto la lettura dei pensieri degli studenti ed il discorso conclusivo del Commissario (“Sono onorato di guidare oggi questa importante Città”).
I bambini si preparavano ad intonare “Il Piave mormorava…” che, con le loro maestre,  avevano preparato con grande passione per giorni quando il cerimoniere ha dichiarato chiusa la manifestazione lasciandoli piuttosto delusi.
È da registrare la dura protesta di Daniela Sindaco, ex-consigliere comunale di Noha, per la decisione di Aprea di non far svolgere analoghe cerimonie, secondo tradizione, anche davanti ai monumenti ai caduti di Noha e Collemeto (qui la lettera).

Qui trovi il VIDEO della manifestazione