In provincia di Lecce quasi mille bambini autistici

La Neuropsichiatria aggiorna i criteri di valutazione clinica dei suoi pazienti. In un incontro tenuto ieri al Polo didattico si è parlato dell’utilizzo del modello Icf (international classification of functioning), un modello concettuale di approccio globale al funzionamento della persona con riferimento al contesto ambientale. Il corso, organizzato dal primario di Neuropsichiatria infantile della Asl Angelo Massagli, è rivolto  alle equipe multidisciplinari che si occupano della clinica e della riabilitazione in Neuropsichiatria infantile.
«L’incontro di oggi  tratta un aspetto importante del nostro lavoro – spiega il dottore Massagli – che è quello della valutazione del funzionamento di una persona, in termini generici. Se ho un bambino con sindrome di Down con un ritardo mentale medio, questo non mi basta per fare il mio lavoro di aiuto clinico e riabilitativo. In quel bambino devo sapere com’è il suo linguaggio, qual è la sua autonomia e che tipo si ambiente lo circonda. Quindi –aggiunge - lo stato di salute di una persona non è soltanto la condizione clinica individuale, ma quella rapportata  al suo ambiente».
Il profilo funzionale individualizzato quindi consente non solo di inquadrare bene la situazione di quella persona ma anche di capirne i bisogni ed elaborare un piano di intervento terapeutico-riabilitativo specifico, il migliore possibile.
In provincia di Lecce sono migliaia i soggetti interessati, perchè le condizioni di disabilità neuropsichiche complesse sono un’esplosione a livello mondiale. «Abbiamo in particolare un’epidemia mondiale dell’autismo – fa sapere Massagli – e qui nella nostra provincia i bambini con spettro autistico sono poco meno di un migliaio. Ma se aggiungiamo i dislessici, gli epilettici e via dicendo, si parla di diverse migliaia anche qui da noi».