Il 5 marzo ci sarà un incontro e non una gara

"Abbiamo cercato di coinvolgere tutte quelle donne che negli ultimi dieci anni hanno deciso di sporcarsi le mani"

Il 5 marzo ci sarà un incontro e non una gara

Caro Dino, permettimi di rispondere al tuo articolo di ieri riguardante le “finalita” dell'incontro “Donne e politica: un'idea di città declinata al femminile” che si terrà qui a Galatina domenica 5 marzo.
L'Associazione CityTelling di cui faccio parte sin dalla sua nascita ha sempre cercato di avere uno scopo ben preciso facilmente deducibile anche dalla scelta del suo stesso nome: raccontare la città,
raccontare Galatina, raccontare perciò i suoi protagonisti e le sue protagoniste.
Lo abbiamo fatto con due anni di Note a Margine, la rassegna nata per le periferie e lo abbiamo continuato a fare con delle iniziative che coinvolgessero la città su temi attuali, penso al dibattito sul
referendum costituzionale e alla giornata dedicata alla memoria. Non tantissimo, in effetti, ma è pur sempre un'associazione nata da poco.
L'impegno che ci siamo dati è di continuare a crescere coinvolgendo sempre più la città, la comunità tutta, in maniera trasversale, laica e inclusiva. Così per dare continuità a questo nostro progetto abbiamo deciso di organizzare, per il mese dedicato alle donne, un incontro che le vedesse protagoniste, che facesse emergere la loro partecipazione alla vita politica e istituzionale della città, per parlare assieme a loro di uguaglianza di genere. Un tema attualissimo, viste le così dette quota di lista e la doppia preferenza di genere, che vedono un coinvolgimento diverso delle donne in politica per i comuni con più di 5mila abitanti.
Un tema attualissimo, se nonostante i 50 anni di politiche per l'uguaglianza di genere a livello europeo l'Italia si attesta ancora al ventesimo posto su 27 stati membri. Un tema attualissimo se il World
Economic Forum nota una correlazione tra il gender gap di una paese e la sua competitività nazionale, se la competitività nel lungo periodo dipende significativamente dalla maniera in cui ciascun paese educa ed utilizza le sue donne.
Un tema, capirai bene Dino, che necessita per essere affrontato di quei soggetti i quali attivamente ognuno per le proprie attitudini ed esperienze, si adoperano nella nostra città per aver fatto e per
continuare a fare.
Ecco il punto, abbiamo cercato di coinvolgere tutte quelle donne che negli ultimi dieci anni hanno deciso di sporcarsi le mani, di mettere la propria faccia, le quali avranno proposto e avranno forse
da proporre, per farci raccontare come è stata la loro personale esperienza. Non è una gara a chi ha fatto di più o meglio, ma una fotografia per ognuna diversa e unica.
C'è chi ha declinato l'invito, c'è chi invece ha accettato. Nient'altro.
Tutta questa dietrologia, ci fa sinceramente sorridere. Un'associazione non può dare indicazioni o trovare soluzioni ai problemi che tu legittimamente fai notare. Non ci interessa sostituirci alle scelte della politica e dei partiti, i quali sì potrebbero e dovrebbero rispondere alla domande che tu poni, non certamente i soci di un'associazione, che molto modestamente hanno solo il merito, per i detrattori solo l'arroganza, di “agitare” le acque, di creare “movimento” attorno a temi importanti.
Quando chiedi provocatoriamente cosa c'entrano le ospiti tra loro, io ti devo rispondere altrettanto provocatoriamente con Tutto e Niente. Tutto perchè accomunate dal fatto di essere donne, il cui contributo, ci piaccia o no, ha determinato la crescita di una comunità; Niente perchè l'obiettivo della serata non è trovare un'intesa tra le sei ma capire se a Galatina le donne hanno ancora
qualcosa da dire e se è vero che un approccio femminile può essere funzionale alle finalità amministrative e istituzionali. Oppure sarà interessante notare che è vero il contrario, cioè che fare
politica per una donna è doppiamente complicato, ed è per questo motivo che sono ancora poche quello che scelgono di farla.
Come vedi, caro Dino, il tema è alquanto aperto ed è un peccato chiuderlo o restringerlo dentro letture partitiche o strategiche. Mi rendo conto che, in virtù delle prossime amministrative il periodo è alquanto delicato, ed ognuno cerca di dare una propria interpretazione all'incontro, ma sarebbe bello evitare di tritare tutto dentro contenitori prettamente elettorali.
E' un peccato sopratutto per la crescita di una comunità che prova, con i suoi tanti difetti, ad uscire fuori da una profonda crisi rappresentativa e soprattutto di contenuti.
Grazie per lo spazio concessomi. Ti aspettiamo.
Con affetto. Paola

Cara Paola, l'affermazione della Sindaca di Barcellona è così vera ed intrigante che mi è venuto istintivo confrontarla con la storia politica delle donne che hanno coraggiosamente (?) accettato l'invito di City Telling alla serata del 5 marzo. Ho scritto quell'annuncio proprio per tentare, nel mio piccolo, di esaltare una scelta di confronto piuttosto insolito.
L'incontro, già  interessante per il solo fatto che avverrà, lo diventerà ancora di più se le sette relatrici avranno la voglia di raccontarci soprattutto i propri errori politici e le loro conseguenze sulla Città. Sarebbe utile che non si limitassero a puntare il dito ma indicassero gli ostacoli che hanno incontrato a fare passare le loro soluzioni ai problemi di Galatina. Sono stati gli uomini a bloccarle?
Sono da sempre convinto che la Politica è "per tutti" ma non è "da tutti".  Non ne faccio una questione di genere ma di preparazione ad affrontare i difficilissimi compiti dell'Amministrazione, locale o nazionale che sia.
Il 5 marzo sarò puntuale alle ore 18 al Palazzo della Cultura e, in attesa di farlo personalmente, consentimi di rinnovarti i sensi della mia più profonda stima. (d.v.)

"Donne e Politica, un'idea di città". Il Gattopardo cerca casa a Galatina?