Il 17 agosto "La Notte della Taranta" farà tappa a Galatina

Presentata ieri a Milano "la più grande e diffusa Festa Popolare d’Europa"

Il 17 agosto "La Notte della Taranta" farà tappa a Galatina

100 ore di live show, 360 musicisti coinvolti, 3 mostre in anteprima nazionale, 40 concerti di pizzica e musica popolare dal mondo, 19 notti da vivere nei centri storici del Salento nella più grande e diffusa Festa Popolare d’Europa. Il Festival de La Notte della Taranta, sulle note della pizzica, si rinnova e si apre a nuovi linguaggi dell’arte puntando alla valorizzazione del patrimonio culturale della penisola salentina come meta del cuore, palcoscenico ideale senza confini, luogo di emozioni.
E’ il paesaggio il tema della ventunesima edizione del Festival, presentata ieri mattina alle Gallerie d’Italia di Milano.  Il “luogo della Taranta” con le sue stratificazioni storiche, le tradizioni culturali, i patrimoni artistici e immateriali è una risorsa da tutelare e da proteggere attraverso la conoscenza e la consapevolezza, in un processo virtuoso simile a quello che dal 1998 guida la riscoperta della musica salentina.
A Galatina arriverà il 17 agosto con i concerti del Canzoniere Grecanico Salentino e di Soffio dell'oltre.
“Il Festival della Notte della Taranta, ha  spiegato Loredana Capone  Assessore Industria Turistica e Culturale della Regione Puglia,  ha il merito di unire linguaggi artistici diversi, di legare i luoghi alle arti, la storia alla contemporaneità, la tecnologia alla bellezza del rito in un’esperienza unica. I maestri concertatori che tornano nel Festival per promuovere nuovi progetti musicali sono il simbolo del rapporto di condivisione di un percorso che conquista non solo i turisti ma anche gli stessi protagonisti”.
La ventunesima edizione del Festival punta a valorizzare i centri storici e a tutelare il paesaggio.
“La pizzica è oggi il veicolo per accedere all’autenticità dei luoghi del nostro Salento. Chi parteciperà alle tappe itineranti avrà la possibilità di formare comunità all’impronta e di compiere un viaggio straordinario nella bellezza dei paesi coinvolti”, ha affermato Massimo Manera Presidente Fondazione La Notte della Taranta.
A sostenere il progetto culturale sarà Intesa Sanpaolo e Banco di Napoli. “Il nostro impegno sarà tangibile e attraverso un’iniziativa solidale lasceremo il segno concreto della nostra partecipazione,
ha spiegato Francesco Guido, Direttore regionale per il Sud di Intesa Sanpaolo. La Banca deve diventare sempre di più motore di crescita del territorio in cui opera e la musica e la cultura sono elementi di crescita. Il Festival La notte della Taranta è un esempio illuminante del connubio tra la valorizzazione di un’importante tradizione cultura e il conseguente sviluppo turistico e ed economico del territorio”.
Otto sezioni guideranno il pubblico nel viaggio tra suoni, colori, arte e musica del Festival diretto da Luigi Chiriatti: Eccellenze di Puglia, Concerti Ragnatela, Concerti Altra Tela, Teatro Altra Tela, Borgo Racconta, Alberi di Canto, Parole del Festival, Danza, Mostre, Il Cibo della Taranta, Fuori Festival.
Grazie a un nuovo importante lavoro di coproduzione, che per la prima volta lega alcune fra le più importanti manifestazioni culturali – il Festival della Valle d’Itria, la Notte della Taranta e il Carnevale di Putignano – per Eccellenze di Puglia, andrà in scena a Otranto (3 agosto, Porta a Mare) e a Martina Franca (21 e 23 luglio, Atrio dell’Ateneo Bruni) Figaro su, Figaro giù…! Rossini e il Barbiere: tutta un’altra storia, una libera rivisitazione del capolavoro rossiniano con la partecipazione straordinaria di Elio e Francesco Micheli che proporranno uno spettacolo originale su drammaturgia di Micheli e adattamento musicale di Daniele Durante. Uno spettacolo volutamente pop in cui si fondono il sapiente ordine del ritmo rossiniano con la percussiva tradizione musicale salentina portata in scena dal  Corpo di Ballo e dall’Orchestra Popolare La Notte della Taranta.
I Concerti Ragnatela sono l’essenza del Festival. La pizzica, dalle radici forti e capillari che affondano in una cultura complessa, ricostruisce anno dopo anno la sua onda sonora esplorando nuovi linguaggi. Dal 5 al 23 agosto la sezione Concerti Ragnatela del Festival  proporrà un percorso sonoro e danzante con  i migliori gruppi di riproposta nel panorama della musica popolare del Centro-Sud Italia: dal Salento  Antonio Amato Ensemble, Antonio Castrignanò e Fanfare di Ciocarlia, CGS Canzoniere Grecanico Salentino, Kalàscima, Officina Zoè, Alessandra Caiulo - Koinè,  Alla Bua, Stella Grande, Fonarà,  Ariacorte, Kamafei, I Calanti, Li Strittuli, Enzo Petrachi e Folkorchestra, Accademia del Folk, Ionica Aranea;  dalla PugliaRuggiero Inchingolo & Suoni dal  Mediterraneo  Project,   Uaragniaun  e Piero Balsamo,  Circolo Mandolinistico  San  Vito dei  Normanni, Pizzicati Int’Allu Core CJS, Petrameridie,  Mandatari;  dall’Abruzzo Orchestra Popolare del Salatarello;  dalle MarcheA Renderchitte;  dal LazioOrchestra Bottoni dalla CampaniaI Brigranti e i  Bottari  Degli Alburni.
Ad aprire ufficialmente i concerti del Festival, il 5 agosto a Corigliano d’Otranto, torna Ambrogio Sparagna, maestro concertatore dal 2004 al 2006, che dirigerà l’Orchestra Sparagnina nata dalle esperienze didattiche dell’Istituto Comprensivo del paese.
Nelle tappe di Nardò, Ugento e Sternatia protagonista sarà la celebre Orchestra Popolare La Notte della Taranta, simbolo della cultura contemporanea del Salento, ambasciatrice ufficiale della pizzica nel mondo.
Territorio e cosmopolitismo nella sezione Concerti Altra Tela che mescola ritmi e suoni del panorama tradizionale salentino con quelli della musica popolare del mondo. Altra Tela nell’edizione 2018 propone un viaggio nella musicalità femminile dalla Sardegna con Le Galanias alla Sicilia con Le Malmaritate e il ritorno di Carmen Consoli, già maestro concertatore de La Notte della Taranta nel 2016. Dal Marocco con B’Net Houariyat femme de Marrakesch alla Georgia con il Trio Mandili. E ancora il rituale adorcista e post industriale di Sidi Marzuq praticato dalla comunità della Banga con Ifriqiyya Electrique dalla Francia e dalla Tunisia. Una narrazione che è mescolanza tra tradizione e modernità.
Il Festival, nella sezione Altra Tela, festeggerà i 25 anni di attività di Officina Zoè’, ripercorrendo le tappe fondamentali della sua storiain una festa di piazza alla quale prenderanno parte musicisti, scrittori e registi che racconteranno l’incontro con lo storico gruppo. Altra tela  ospiterà inoltre i progetti speciali:  Terra, pane e lavoro a cura di Rocco Nigro legato al mondo bracciantile e popolare del Salento; Soffio dell’otre di Nico Berardi che mescola timbri popolari con quelli classici;  dal Lazio Ribelle e Mai domata  di Bosio Teatromusica, storie e canti della famiglia antifascista romana Menichetti a cura di Costanza Calabretta e Alessandro Portelli; Note di Viaggio di Pino Ingrosso racconto musicale e teatrale capace di rievocare una civiltà ancestrale comune non solo al Sud Italia ma a tutti i Sud del mondo.
Altra Tela nel 2018 apre al linguaggio del teatro ospitando l’opera dei Pupi, patrimonio orale e immateriale dell’Umanità dell’UNESCO. Dalla Sicilia arriva Mimmo Cuticchio l’importante erede della tradizione dei cuntisti e dei pupari. Cuticchio porta in scena la storia de Il gran duello di Orlando e Rinaldo per amore della bella Angelica.
Nella sezione Parole dal Festival il pubblico incontrerà Luigi Cinque, regista e musicista che ha firmato il documentario The Fabulous Trickster , dedicato ad Antonio Infantino. Luigi Cinque con Hypertext O’rchestra proporrà un viaggio sonoro tra Mediterraneo ed Europa con le affascinanti voci di Petra Magoni, Carles Denia e Badara Seck e un ensemble di cupa cupa guidato da Agostino Cortese per l’omaggio musicale a Infantino, l’artista lucano recentemente scomparso.
E’ dedicata a Teta Petrachi, detta La Simpatichina, la nuova sezione del Festival dal titolo Alberi di Canto affidata all’interpretazionedi Enza Pagliara. Teta Petrachi, oggi novantenne, è stata grande interprete della tradizione con capacità vocali vastissime. La sua voce era di due ottave sopra la norma e si elevava nei campi come in città tra canti d’amore e di lavoro. “Albero di canto, cosi si chiamano i contadini che secondo l’opinione generale del villaggio sanno a memoria un’infinità di melodie”.  (Bela Bartòk, Scritti sulla musica popolare).
Nelle notti itineranti del Festival i borghi antichi sveleranno la loro bellezza nella sezione Borgo Racconta con un appuntamento speciale il 10 agosto a Acaya (Vernole):  la lectio magistralisdello storico dell’artePhilippe Daveriosul tema “La Puglia internazionale delle Crociate. Cavalieri e dame del Castello di Giangiacomo di Acaya”.
I visitatori avranno inoltre  la possibilità di conoscere storie e leggende attraverso le visite guidate curate dall’Università del Salento a Nardò, Alessano e Martano e attraverso il teatro con L’età dell’olio e della pietra a cura di Cantieri teatrali Koreja, viaggio alla scoperta dei frantoi ipogei di Martignano e Sternatia, e Macarìa soletana a cura di Artetika alla scoperta della leggenda del campanile di Soleto e del mago Tafuri.
Veicolo di linguaggi multipli, il Festival 2018 propone un percorso di ricerca tra passato e futuro con tre mostre in anteprima nazionale.
Nel novantesimo della sua nascita e del sessantesimo della vittoria di “Nel blu dipinto del blu/Volare” al Festival di Sanremo, il Festival de La Notte della Taranta, offre un omaggio a Domenico Modugno con una mostra audiovisiva, curata da Rudi Assuntino,  che ripercorre la giovinezza dell’artista quando a San Pietro Vernotico componeva i versi delle canzoni in dialetto salentino. La mostra Modugno Salentino è narrazione visiva e sonora  delle avvincenti vicende personali e artistiche che conducono l’artista fino alle porte del successo sanremese.  L’impareggiabile interpretazione della sua ninna nanna che si apre con il grido del compratore di olive che ha conquistato Frank Sinatra introduce il visitatore nei percorsi di colori, suoni e paesaggi che hanno ispirato Domenico Modugno. La mostra sarà inaugurata a Sternatia il 2 agosto nelle sale di Masseria Placerà.
Passato e futuro del Salento si incontrano nella mostra Menadi Danzanti  progetto realizzato grazie alla sinergia tra Assessorato alle Industrie Turistichee Culturali della regione Puglia, Polo Biblio Museale di Lecce e Fondazione La Notte della Taranta.
La mostra proporrà la visione della straordinaria collezione di ceramiche antiche, greche e magno greche, con immagini legate alla musica ed ai suoi diversi aspetti e funzioni, ai luoghi e alle occasioni in cui si suonava, agli dei che la proteggevano ed ai miti che la raccontavano. Curata dall’archeologa Anna Lucia Tempesta, punta afar conoscere, attraverso le immagini vascolari i reperti musicali e le fonti scritte, i laboratori di gestualità e la “messa in movimento” delle opere, l’importanza della musica nel mondo antico e gli incredibili legami con la contemporaneità. I reperti esposti nel Museo Castromediano di Lecce, insieme ad una selezione di vasi, eccezionalmente allestita nelle sale del palazzo marchesale De Luca di Melpignano, databili tra la fine del VI ed il I secolo a.C.,  documentano i diversi momenti di vita in cui la musica è presente e protagonista.
Il paesaggio incontaminato e prezioso di Porto Selvaggio è protagonista della mostra I Luoghi di Renata, un viaggio fotografico curato da Palo Laku con la ricerca giornalistica di Gabriella Della Monaca che esplora la natura e l’intima solitudine di Renata Fonte, l’assessore  alla cultura e alla pubblica istruzione di Nardò uccisa dalla mafia il 31 marzo del 1984, che pagò con la vita la difesa estrema della sua terra. Contro la speculazione edilizia e la minaccia di cementificazione dell’incantevole baia, Renata Fonte oppose la cultura della bellezza e della salvaguardia dell’ambiente.
La sequenza di immagini restituisce lo sguardo di Renata,  attraverso la testimonianza delle figlie Sabrina e  Viviana, sui luoghi che hanno determinato le scelte  nella  sua breve vita. La mostra sarà inaugurata il 6 agosto a Palazzo Personè, Nardò.
Il Festival riserverà grande spazio alla danza con i laboratori di pizzica attivi a Corigliano d’Otranto, Alessano e Carpignano salentino. Un percorso di conoscenza aperto al pubblico sulla danza tradizionale salentina nella sua complessità, curato dai danzatori del Corpo di Ballo de La Notte della Taranta.
Ed è la danza la protagonista del progetto Piccola Ronda che in collaborazione con il Comitato Festa San Rocco di Torrepaduli consente alle bambine e ai bambini di Ruffano di conoscere i codici millenari della pizzica scherma o danza dei coltelli. I piccoli saranno protagonisti del Fuori Festival il 15 agosto durante la tradizionale e autentica Notte delle Spade. E in terra grica, a Zollino, con la sezione Il Cibo della Taranta, il Festival propone un viaggio di gusto con il laboratorio sulla  sceblasti, il pane condito. Prodotto Agroalimentare Tradizionale inserito dal 2006 nell’apposito elenco del Ministero delle Politiche Agricole, la sceblasti è pane condito e senza forma che la Cooperativa di Comunità di Zollino condividerà nella preparazione e nella degustazione con i visitatori.

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