A fuoco il Salento, distrutti 200 ettari di pineta e macchia mediterranea

Impiegati un Canadair e due Fire Boss, Vigili del Fuoco e volontari impegnati fino a tarda notte. La Prefettura sospetta azioni di piromani

A fuoco il Salento, distrutti 200 ettari di pineta e macchia mediterranea

È drammatico il bilancio delle decine di incendi che da nord a sud hanno bruciato le terre e le pinete del Salento. Il primo allarme nella tarda mattinata, quando sono stati segnalati diversi focolai nei pressi del Villaggio Campoverde a San Cataldo. Il fortissimo vento che da ieri soffia sulla provincia ha fatto sin da subito temere il peggio: anzitutto per quel che riguardava la sicurezza dei turisti e dei vacanzieri residenti nel residence e in secondo luogo perché le fiamme si dirigevano dritte verso l’oasi “Le Cesine”.
Il lavoro in team di Arif, Corpo Forestale, Protezione Civile, Vigili del fuoco e forze di Polizia è stato immane, “l’unica nota positiva di una giornata difficile – ha detto il Direttore Generale dell’Arif Giuseppe Taurino – un lavoro di squadra immane che con competenza, impegno e grande professionalità ha permesso di evitare una tragedia”.
Sul cielo di San Cataldo decine e decine i lanci dei mezzi aerei: sul posto un canadair e due Fire Boss. Fino alla tarda serata si sono riaccesi i focolai. È facile quindi immaginare che per tutta la notte sarà necessario bonificare il terreno e monitorare la situazione. Nel corso della lunghissima giornata di ieri, seppur solo in via cautelare il Prefetto ha deciso per l’evacuazione delle case mobili all’interno di “Campoverde”. Sotto sorveglianza per ore la situazione degli altri appartamenti: l’allarme è comunque poi rientrato in serata. Gli uomini sul posto naturalmente hanno infatti dato massima priorità alle fiamme e al fumo che si avvicinavano pericolosamente al Villaggio. Sono andati in fiamme quaranta ettari di macchia e trenta di pineta.
Ma anche un’altra marina leccese è stata investita dal rogo, oggi: a Frigole sono andati a fuoco cento ettari di macchia mediterranea e zona pascolo. Salvati in extremis i boschi di Giammatteo e Solidara, entrambi di particolare pregio per il nostro territorio.
A Otranto è andato distrutto l’intero costone roccioso de “Le Orte” già peraltro in passato danneggiato dalle fiamme. Anche qui si è reso necessario l’intervento dei mezzi aerei. Bilancio della zona bruciata: dieci ettari di sterpaglia e sei ettari di pineta.
Altri roghi hanno interessato alcuni ettari di macchia e zona pascolo vicino il costone roccioso di Marina Serra, e poi a Specchia, a Gallipoli vicino al Quartiere Latino e nei pressi della pista di Porto Cesareo.
La Prefettura ha disposto una intensificazione dei controlli delle forze dell'ordine sull'intero territorio provinciale poiché alcuni incendi potrebbero essere riconducibili al'azione di piromani. Chi dovesse individuare dei sospetti può telefonare ai numeri 112,113,117.