Corrado Panico, un presidente con la febbre del volley

Corrado Panico, un presidente con la febbre del volley

Relegati in casa dall’emergenza epidemica che ha imposto anche il blocco di tutte le manifestazioni sportive, non rimane che virare su altre direzioni in mancanza di competizioni agonistiche. Andiamo a scoprire così uomini e programmi funzionali alla realizzazione di una stagione sportiva pallavolistica, mettendo sotto la lente d’ingrandimento la Salento Best Volley. Seconda società locale per importanza partecipativa ai campionati di serie e di categoria, dopo l’Olimpia di serie B, ha nella persona del suo presidente Corrado Panico un autentico contagiato dalla febbre del volley. Personaggio schivo e poco presenzialista, ama lavorare su programmi bilanciati da certezze di risorse umane e finanziare. Emotivamente travolgente ma con gestualità contenute, durante le gare delle sue squadre appare e scompare dal parterre, per poi dare corpo alla sua latitanza girovagando, soprattutto in trasferta, per le strade dei luoghi. La passione per la pallavolo è una contaminazione subita, accettata e coltivata dalla presenza in famiglia del fratello Fernando, tecnico di valore e personaggio emblema di un volley fatto di valori morali e di didattiche formative. Quasi un mezzo secolo d’impegno unitamente ad altri amici non lo hanno fiaccato, anzi ne hanno fortificato le convinzioni. Il suo impegno passa da una squadra amatoriale di scout Mafeking (1972), alla Vigor federata Fipav, successivamente a Pallavolo Galatina, quindi a SBV Pallavolo Galatina ed infine a S.B.V. Galatina con diversi incarichi ricoperti che ne fanno uno tra i più longevi dirigenti sportivi in attività. L’impegnativo lavoro non poteva prescindere, in questo lungo percorso sportivo, dal farsi affiancare dalla presenza e dall’abilità di un compagno di viaggio, che in altro settore è la colonna portante dell’intera organizzazione societaria. La citazione è per Massimo Quida e dell’incarico affidatogli di reggere la segreteria in tutte le transizioni societarie divenendo un fedele interprete del complesso regolamento Fipav. Un lavoro oscuro, lontano dai riflettori, fatto di rigide norme la cui dubbia interpretazione potrebbe invalidare il risultato sportivo, che Massimo manda avanti da sempre con scrupolosità e competenza. Critico e d’indole minuziosa non tralascia alcun particolare, forte dell’esperienza personale maturata come arbitro federale prima ed osservatore dello stesso corpo poi. Un lavoro il suo che abbraccia anche le campagne di reclutamento e tesseramento, passando per la composizione dei gruppi che partecipano ai vari campionati. Di rilevante importanza è la funzione assegnata alla dirigente Zaira Gemma che ricopre incarichi in più ambiti. Dalla logistica tesa ad organizzare le trasferte per ben sei gruppi, alla fornitura del vestiario agli atleti, dalla ripartizione delle palestre interfacciandosi con i tecnici, all’uso dei social network Instagram e Facebook per pubblicizzare i valori e gli obiettivi da raggiungere. L’ecletticità di questa dirigente, vero valore aggiunto di Salento Best Volley, spazia anche per altri incarichi rivestendo il ruolo di addetto all’uso del defibrillatore e di segnapunti federale in collaborazione con i dirigenti Cucurachi e Carrozzini. Una spina dorsale societaria efficiente in tutti i reparti, su cui s’innestano altri collaboratori altrettanto importanti a completamento di un’organizzazione che consolida il rapporto atleti-società-genitori, prioritario per il fine sociale che Salento Best Volley si propone.