"Amo il cinema da prima che nascessi"

Corinna Coroneo, giovane attrice e sceneggiatrice galatinese, si racconta a galatina.it. Questa sera al Teatro Tartaro alle ore 21 la proiezione di "SFashion" il film di cui è co-autrice e protagonista

"Amo il cinema da prima che nascessi"

Questa sera alle ore 21, al Teatro Tartaro verrà proiettato il film “Sfashion” del regista Mauro John Capece. Corinna Coroneo è una giovane galatinese che “vive per il cinema” ed è la protagonista del lungometraggio. Ha accettato, con entusiasmo, e nonostante l’abbassamento di voce (“è stata la registrazione da Marzullo a darmi il colpo di grazia”) di rispondere alle domande di galatina.it.

A Galatina sei nata ed hai studiato. Hai frequentato il mitico e blasonato Liceo Classico "Pietro Colonna". Che cosa ricordi di quegli anni? E, soprattutto, i tuoi ricordi sono tutti belli? C'è qualche insegnante a cui sei particolarmente legata? Vedi ancora i tuoi amici?

“Ho frequentato il Liceo Classico di Galatina dove mi sono diplomata e quegli anni mi sono rimasti nel cuore. Sono stati anni che mi hanno formata tantissimo, sicuramente anni che coincidono con la fantomatica adolescenza, periodo di grande scombussolamento e trambusto interiore... ma ancora ricordo le lezioni di filosofia del professore Greco e il suo modo di farmene innamorare. I miei compagni. Sono molto legata ad alcuni di loro ma purtroppo la vita ci allontana fisicamente. E' stato molto bello quando l'estate scorsa, presentando il precedente film " La Scultura" del regista Mauro John Capece, al Salento International Film Festival all'improvviso ho sentito un caloroso abbraccio: ebbene era Mary Longo, compagna di classe al Liceo, che col marito era venuta a vedere il film senza nemmeno avvertirmi. Da ragazze a donne...un brivido inaspettato e l'amicizia che dura nel tempo e che scorre inesorabile per tutti”.

Dove vivi ora? Che cosa hai in più rispetto a Galatina? E che cosa ti manca della tua città e del Salento? Qual è il tuo luogo del cuore?
“Vivo a Roma da quasi 15 anni dove mi sono trasferita per studiare recitazione. Roma in Italia è il luogo privilegiato per chi vuole fare cinema anche se, a onor del vero, le realtà cinematografiche regionali stanno prendendo sempre più piede. Si pensi per esempio all' Apulia Film Commission che, ad oggi, credo sia una delle più forti e competitive nel nostro paese. A Roma sono molto legata anche se chiaramente mi manca la mia famiglia, la mia terra dove cerco di ritornare appena possibile”. 

Come e perché sei entrata nel mondo del cinema?
“Io amo il cinema, lo amo da prima che nascessi probabilmente, è la mia vocazione più intima. Finito il Liceo ho fatto una scelta universitaria chiedendomi: che cosa mi piace davvero? E cosa mi rende felice fare? La risposta è stata una: cinema. 
Da qui la laurea e il trasferimento a Roma dove ho studiato con coach bravissimi: Beatrice Bracco e Francesca Viscardi Leonetti (ora scomparse) che portano avanti un insegnamento di derivazione strasberghiana. E poi  l' incontro con Mauro John Capece, regista con il quale collaboro ormai da anni, che stimo profondamente  e con il quale ho un'affinità creativa straordinaria”.

Sei la protagonista di Sfashion il film che verrà proiettato questa sera alle ore 21 al Teatro Tartaro. Che cosa hai dato e che cosa hai ricevuto da questa opera cinematografica?
“Per SFashion ho dato me stessa, ho messo me stessa al servizio dell'opera e del personaggio Evelyn, imprenditrice di terza generazione nel cono di un uragano economico, emotivo e personale: una donna afflitta e dilaniata da senso di inadeguatezza, senso di colpa, frustrazione e solitudine crescente e fagocitante. Che cosa ho imparato? Che l'umiltà, l'eleganza e la dignità possono e devono salvare la vita di ognuno di noi nel grande tranello che l'esistenza ci riserva”.